Puoi condividere come la vostra partecipazione al Fee-Only Summit si allinea con la visione per il futuro del settore finanziario e dei consulenti finanziari indipendenti?
Il mercato a Stelle e Strisce è considerato il faro a cui guardare per immaginare quanto succederà da noi tra qualche anno. Dalla musica alla tecnologia così come per la moda o più in generale tutte le principali tendenze culturali e di consumo, queste esplodono prima negli Stati Uniti e poi vengono copiate con un po’ di ritardo anche in Italia, in altre parole l’America è dieci anni avanti. La finanza non fa eccezione. Non stiamo ovviamente parlando del livello di professionalità dei consulenti finanziari, valore qualitativo assolutamente fuori discussione per i consulenti tricolore, ma di trend e modelli di servizio. Vanguard beneficia di un punto di osservazione privilegiato sul mercato americano della consulenza finanziaria. Siamo una società americana, siamo partner privilegiato di molte strutture di consulenza finanziaria, è quindi il mercato che conosciamo meglio, e sul quale abbiamo una posizione di leadership. Guardare al mercato US significa anche guardare ad un mercato che non ha visto un intervento normativo del regolatore a gamba tesa, con un effetto disruptive sull’industria. Il modello distributivo oggi prevalente oltre oceano è il modello della consulenza a parcella. Nel 2025 oltre il 75% dei consulenti utilizzerà questo modello di servizio. Ad indirizzare sempre più il mercato verso il modello fee based a discapito di quello basato sulle retrocessioni sono stati la ricerca di standard fiduciari più elevati, la ricerca di maggioire trasparenza, l’attenzione ai costi e ad una attività di consulenza che operi in totale assenza di conflitti di interesse soprattutto dopo la crisi finanziaria del 2008. La ricerca di questi valori, il mettere l’interesse del cliente al di sopra dei propri, la democratizzazione degli investimenti attraverso un modello distributivo che consenta a tutti l’accesso a strumenti semplici, efficienti, trasparenti, con costi assolutamente contenuti come gli ETF, è da sempre parte integrante della mission di Vanguard. L’allineamento tra la nostra value proposition e il modello di servizio da sempre adottato dai consulenti indipendenti è immediato ed evidente. Ecco perchè fin da subito Vanguard ha accettato con entusiasmo di partecipare al Fee Only Summit e di supportare l’attività e l’impegno dei consulenti finanziari indipendenti.
Quali innovazioni o servizi chiave presenterete al Fee-Only Summit che potrebbero influenzare positivamente il lavoro dei consulenti finanziari?
In realtà non si tratta di innovazioni o servizi veri e propri che presenteremo al prossimo Fee-Only Summit, quanto uno studio che illustra alcune tendenze in atto sul mercato della consulenza finanziaria americana e che troveranno ben presto spazio di applicazione anche in Italia. In primo luogo lo stato di assoluta salute e di forte crescita del settore. Pensiamo agli oltre 30.000 miliardi di dollari di ricchezza che i baby boomers hanno cominciato a trasferire alle generazioni più giovani. C’è una esigenza crescente di consulenza. Condivideremo alcuni dati che mostrano una assoluta non preparazione e una totale mancanza di cultura finanziaria sia da parte di chi sta trasferendo sia da parte di chi sta ricevendo questa ricchezza. Parleremo dell’importanza di organizzarsi in team di lavoro per offrire una consulenza sempre più personalizzata e specialistica. Vedremo come si sta formando una domanda per una fornitura di un’assistenza non stop o in continua, che va a toccare tutte le dimensioni della ricchezza del cliente e non si limita più al solo ambito puramente finanziario. Con l’avvento di tecnologie utili per formulare ipotesi future in modo dinamico si sta diffondendo la pianificazione finanziaria in real time. Faremo un focus sull’importanza di avvicinare i giovani e le donne, alla professione. Le donne sono molto spesso le principali destinatarie della ricchezza oggetto di passaggio generazionale. Bisogna iniziare a dialogare non più solo con il primo intestatario del rapporto ma con tutti i componenti del nucleo familiare, allargato o meno. Insomma molti spunti di riflessione per dare continuità e sostenibilità ad una delle professioni più belle ed importanti, perché legate al benessere, ai sogni e al futuro delle persone.