Costi occulti e scarsa trasparenza rendono indispensabile la ricerca di un professionista indipendente fee only
Stefano Mascetti
Investment Specialist
Cosa vi aspettate dal prossimo FeeOnly Summit del 2 Dicembre?
• Il tema del Venture Capital diventa sempre più di attualità e si assiste a una notevole accelerazione, anche in Italia, degli investimenti di questo tipo. Il ruolo dell’Equity Crowdfunding è rilevante e in forte sviluppo: nel 2021, il 48% dei round (105 su 219) sono stati condotti tramite campagne di equity crowdfunding per una raccolta pari a 56,3 milioni.
• Investire in economia reale resta tuttavia ad alto rischio e si tratta comunque di investimenti illiquidi. Rispetto a investimenti più tradizionali e codificati, come azioni o fondi, serve un livello di conoscenza maggiore delle specifiche dinamiche presenti all’interno di questa asset class per valutare i progetti con più alte probabilità di crescita e più alto potenziale di exit. Quando parliamo con i Wealth Manager ci rendiamo conto che spesso si trovano in difficoltà a consigliare ai propri clienti questo tipo di investimenti in quanto non hanno ancora gli strumenti adatti per valutare la validità di una startup rispetto a un’altra.
• Questo summit può essere un’occasione per parlare anche di questo, ovvero di come i consulenti indipendenti possano cogliere l’opportunità di un’evoluzione di mercato, proponendo investimenti validati che possano permettere rendimenti elevati nel medio-termine, con una riduzione del rischio di sistema per i propri clienti tramite l’attività di Doorway e la garanzia di trasparenza e comunicazione sull’evoluzione dell’investimento tramite aggiornamenti periodici.
• Il modello operativo di Doorway è costruito su quattro principi: la selezione rigorosa delle aziende da proporre, lo sviluppo di azioni per ridurre il rischio e tutelare gli investitori, la trasparenza della comunicazione prima e dopo l’investimento e l’erogazione di servizi agli investitori.
Quali sono, secondo voi, le prospettive della consulenza finanziaria indipendente in Italia?
• In Italia, oggi, l’offerta domina la domanda e, in genere, il prodotto e lo strumento finanziario migliore e più efficiente non è quello più acquistato dagli investitori;
• Gli operatori tradizionali: promotori finanziari, agenti assicurativi, mediatori creditizi, dipendenti bancari, impiegati postali; con i quali il cliente si relaziona sono considerati consulenti, quando invece non sono altro che parte integrante di un processo di vendita e hanno spesso portato la clientela ad acquistare i prodotti più costosi in termini di provvigioni, generando così un insanabile conflitto d’interesse.
• Gli investitori, più attenti, coinvolti e informati rispetto alle proprie scelte d’investimento, sono alla ricerca di figure in grado di fornire loro una consulenza obiettiva e professionale, che può arrivare solo da soggetti privi di conflitti d’interesse. Infatti, gli alti costi occulti insiti nel risparmio gestito e la scarsa trasparenza distruggono valore e rendono indispensabile la ricerca di un professionista indipendente fee only.
• Il consulente indipendente in investimenti finanziari può fornire al cliente un servizio d’assistenza finalizzato al riconoscimento del suo patrimonio, degli impieghi e degli obiettivi; esso può fornire al cliente anche le informazioni utili al miglior impiego del prodotto e agli strumenti finanziari da utilizzare. La caratteristica d’indipendenza che contraddistingue la nuova figura professionale, ne costituisce anche una delle fondamentali differenze rispetto al promotore finanziario che, invece, mira a far sottoscrivere al cliente i contratti d’investimento proposti dalla sua casa madre: in tal senso, la sua attività è quella di un agente dell’intermediario, mentre quella del consulente finanziario indipendente è assimilabile a quella di un libero professionista che presta la sua opera in totale assenza di conflitto d’interesse e che è quindi in grado di fornire al cliente un semplice servizio di consulenza.
• È quindi importante per il consulente finanziario indipendente restare aggiornato sulle opportunità di investimento che offre il mercato, soprattutto in un’ottica di diversificazione dei portafogli. Quello che vediamo dal nostro punto di osservazione è che alcuni wealth manager evoluti si stanno approcciando a Doorway proprio in quest’ottica: costruire portafogli di investimento in startup e scale up differenziate tra loro e, soprattutto, in grado di differenziare l’allocazione degli asset.
• Il tema del Venture Capital diventa sempre più di attualità e si assiste a una notevole accelerazione, anche in Italia, degli investimenti di questo tipo. Il ruolo dell’Equity Crowdfunding è rilevante e in forte sviluppo: nel 2021, il 48% dei round (105 su 219) sono stati condotti tramite campagne di equity crowdfunding per una raccolta pari a 56,3 milioni.
• Investire in economia reale resta tuttavia ad alto rischio e si tratta comunque di investimenti illiquidi. Rispetto a investimenti più tradizionali e codificati, come azioni o fondi, serve un livello di conoscenza maggiore delle specifiche dinamiche presenti all’interno di questa asset class per valutare i progetti con più alte probabilità di crescita e più alto potenziale di exit. Quando parliamo con i Wealth Manager ci rendiamo conto che spesso si trovano in difficoltà a consigliare ai propri clienti questo tipo di investimenti in quanto non hanno ancora gli strumenti adatti per valutare la validità di una startup rispetto a un’altra.
• Questo summit può essere un’occasione per parlare anche di questo, ovvero di come i consulenti indipendenti possano cogliere l’opportunità di un’evoluzione di mercato, proponendo investimenti validati che possano permettere rendimenti elevati nel medio-termine, con una riduzione del rischio di sistema per i propri clienti tramite l’attività di Doorway e la garanzia di trasparenza e comunicazione sull’evoluzione dell’investimento tramite aggiornamenti periodici.
• Il modello operativo di Doorway è costruito su quattro principi: la selezione rigorosa delle aziende da proporre, lo sviluppo di azioni per ridurre il rischio e tutelare gli investitori, la trasparenza della comunicazione prima e dopo l’investimento e l’erogazione di servizi agli investitori.
Quali sono, secondo voi, le prospettive della consulenza finanziaria indipendente in Italia?
• In Italia, oggi, l’offerta domina la domanda e, in genere, il prodotto e lo strumento finanziario migliore e più efficiente non è quello più acquistato dagli investitori;
• Gli operatori tradizionali: promotori finanziari, agenti assicurativi, mediatori creditizi, dipendenti bancari, impiegati postali; con i quali il cliente si relaziona sono considerati consulenti, quando invece non sono altro che parte integrante di un processo di vendita e hanno spesso portato la clientela ad acquistare i prodotti più costosi in termini di provvigioni, generando così un insanabile conflitto d’interesse.
• Gli investitori, più attenti, coinvolti e informati rispetto alle proprie scelte d’investimento, sono alla ricerca di figure in grado di fornire loro una consulenza obiettiva e professionale, che può arrivare solo da soggetti privi di conflitti d’interesse. Infatti, gli alti costi occulti insiti nel risparmio gestito e la scarsa trasparenza distruggono valore e rendono indispensabile la ricerca di un professionista indipendente fee only.
• Il consulente indipendente in investimenti finanziari può fornire al cliente un servizio d’assistenza finalizzato al riconoscimento del suo patrimonio, degli impieghi e degli obiettivi; esso può fornire al cliente anche le informazioni utili al miglior impiego del prodotto e agli strumenti finanziari da utilizzare. La caratteristica d’indipendenza che contraddistingue la nuova figura professionale, ne costituisce anche una delle fondamentali differenze rispetto al promotore finanziario che, invece, mira a far sottoscrivere al cliente i contratti d’investimento proposti dalla sua casa madre: in tal senso, la sua attività è quella di un agente dell’intermediario, mentre quella del consulente finanziario indipendente è assimilabile a quella di un libero professionista che presta la sua opera in totale assenza di conflitto d’interesse e che è quindi in grado di fornire al cliente un semplice servizio di consulenza.
• È quindi importante per il consulente finanziario indipendente restare aggiornato sulle opportunità di investimento che offre il mercato, soprattutto in un’ottica di diversificazione dei portafogli. Quello che vediamo dal nostro punto di osservazione è che alcuni wealth manager evoluti si stanno approcciando a Doorway proprio in quest’ottica: costruire portafogli di investimento in startup e scale up differenziate tra loro e, soprattutto, in grado di differenziare l’allocazione degli asset.