Le interviste
La consulenza indipendente è un’opportunità per giovani e per professionisti senior
Il FeeOnly Summit 2022 torna in presenza a Verona al Palazzo della Gran Guardia, quali sono i messaggi che vorrete diffondere?
Nel 2022 gli investitori si sono trovati ad affrontare forti turbolenze ed incertezze sui mercati finanziari, causate da un contesto geopolitico particolarmente complesso. La significativa volatilità che caratterizza l’attuale contesto di mercato rende più che mai importante il rapporto tra clientela e consulente finanziario, il cui ruolo è quello di guidare l’investitore attraverso questi periodi incerti e consigliare le soluzioni e gli strumenti che meglio si adattano alle sue esigenze.
Per questo motivo siamo orgogliosi di essere presenti – quest’anno finalmente di nuovo dal vivo – all’edizione 2022 del FeeOnly Summit, che rappresenta un momento fondamentale di relazione con il mondo della consulenza indipendente, un ambito che, secondo una recente ricerca di McKinsey, registrerà una crescita e una diffusione sempre più significativa.
Il confronto con i consulenti finanziari ci permette di essere in prima linea nel cogliere la voce e le esigenze del mercato - su quali sono i settori, i temi ed i trend più interessanti - e degli investitori - i cui bisogni possono essere assai variegati e a volte difficili da intercettare. In un’ottica di soddisfazione delle esigenze dei risparmiatori, i certificati rappresentano lo strumento ideale, perché permettono un alto grado di personalizzazione dell’investimento consentendo al contempo di investire la propria liquidità e di avere ritorni positivi già nel breve periodo, pur mantenendo un buon grado di protezione del proprio capitale, caratteristica cruciale in un periodo come quello che stiamo vivendo attualmente, caratterizzato da forti ribassi.
Il mondo della consulenza finanziaria indipendente è in netta crescita, quali sono secondo lei le prospettive di lungo periodo per questo nuovo modello di consulenza?
Nel nostro Paese, l’istituzione dell’albo dedicato ha garantito e riconosciuto alla professione il riconoscimento che meritava. Il consulente finanziario riesce a garantire un elevato livello di professionalità, competenze tecniche e trasparenza, elementi essenziali in un contesto come quello italiano in cui, secondo una ricerca condotta da Standard and Poor’s e Banca Mondiale, solo il 37% degli italiani ha delle conoscenze finanziarie. Questa professione gioca quindi un ruolo fondamentale nell’aiutare i risparmiatori a “navigare” l’attuale contesto economico.
Il mercato italiano della consulenza finanziaria indipendente è ancora relativamente giovane, a differenza di mercati più maturi quali quelli degli Stati Uniti e del Regno Unito: un mercato che non ha ancora sfruttato appieno il suo potenziale offre molte opportunità di carriera a neolaureati, ma anche a figure professionali più senior che possono reinventarsi in nuovi ruoli lavorativi.
Infine, crediamo che molto dipenderà dalla capacità dei consulenti finanziari indipendenti di anticipare i trend del futuro: investimenti in tecnologia, in marketing digitale e la personalizzazione dei servizi giocheranno un ruolo sempre più cruciale nell’offerta di un servizio all’avanguardia, e i migliori saranno quelli che sapranno adattarsi rapidamente ai cambiamenti che ci aspettano.
Quali sono i temi di investimento che ritenete più interessanti?
In un’ottica di medio-lungo periodo, abbiamo registrato la risposta molto positiva della nostra clientela ai nostri Tracker Certificate che replicano le performance di alcuni indici tematici, che permettono quindi di investire su quelle tendenze che plasmeranno il futuro, contribuendo concretamente al tempo stesso a generare un impatto positivo sulla società: gli indici tematici permettono di non focalizzarsi su un singolo titolo o comparto, ma di puntare sui best-in-class di alcuni temi con grandi potenzialità in prospettiva, come la gestione responsabile delle risorse idriche e dei rifiuti, le energie rinnovabili e lo sviluppo di tecnologie innovative.
Gli stessi Certificati, nella categoria dei Cash Collect, risultano anch’essi uno strumento essenziale per la ricerca di rendimenti in un contesto laterale e volatile dei mercati azionari, contesto che ha contraddistinto tutto il 2022. I Cash Collect in questo senso si posizionano come strumento principe nella ricerca di rendimento, garantendo al contempo una protezione condizionata del capitale.
Infine, noi di BNP Paribas abbiamo deciso di puntare sempre di più sulle emissioni obbligazionarie. BNP Paribas è tra le prime banche per capitalizzazione della zona Euro, con rating A+ di Standard & Poor's, e quest’anno abbiamo emesso e quotato sul MOT quattro obbligazioni a tasso misto rinominate sia in Euro che in Dollari. Con delle banche centrali sempre meno accomodanti, questi strumenti a tasso misto garantiscono protezione del capitale all’investitore ed esposizione ai rialzi dei tassi di interesse, nonché diversificazione valutaria.
Nel 2022 gli investitori si sono trovati ad affrontare forti turbolenze ed incertezze sui mercati finanziari, causate da un contesto geopolitico particolarmente complesso. La significativa volatilità che caratterizza l’attuale contesto di mercato rende più che mai importante il rapporto tra clientela e consulente finanziario, il cui ruolo è quello di guidare l’investitore attraverso questi periodi incerti e consigliare le soluzioni e gli strumenti che meglio si adattano alle sue esigenze.
Per questo motivo siamo orgogliosi di essere presenti – quest’anno finalmente di nuovo dal vivo – all’edizione 2022 del FeeOnly Summit, che rappresenta un momento fondamentale di relazione con il mondo della consulenza indipendente, un ambito che, secondo una recente ricerca di McKinsey, registrerà una crescita e una diffusione sempre più significativa.
Il confronto con i consulenti finanziari ci permette di essere in prima linea nel cogliere la voce e le esigenze del mercato - su quali sono i settori, i temi ed i trend più interessanti - e degli investitori - i cui bisogni possono essere assai variegati e a volte difficili da intercettare. In un’ottica di soddisfazione delle esigenze dei risparmiatori, i certificati rappresentano lo strumento ideale, perché permettono un alto grado di personalizzazione dell’investimento consentendo al contempo di investire la propria liquidità e di avere ritorni positivi già nel breve periodo, pur mantenendo un buon grado di protezione del proprio capitale, caratteristica cruciale in un periodo come quello che stiamo vivendo attualmente, caratterizzato da forti ribassi.
Il mondo della consulenza finanziaria indipendente è in netta crescita, quali sono secondo lei le prospettive di lungo periodo per questo nuovo modello di consulenza?
Nel nostro Paese, l’istituzione dell’albo dedicato ha garantito e riconosciuto alla professione il riconoscimento che meritava. Il consulente finanziario riesce a garantire un elevato livello di professionalità, competenze tecniche e trasparenza, elementi essenziali in un contesto come quello italiano in cui, secondo una ricerca condotta da Standard and Poor’s e Banca Mondiale, solo il 37% degli italiani ha delle conoscenze finanziarie. Questa professione gioca quindi un ruolo fondamentale nell’aiutare i risparmiatori a “navigare” l’attuale contesto economico.
Il mercato italiano della consulenza finanziaria indipendente è ancora relativamente giovane, a differenza di mercati più maturi quali quelli degli Stati Uniti e del Regno Unito: un mercato che non ha ancora sfruttato appieno il suo potenziale offre molte opportunità di carriera a neolaureati, ma anche a figure professionali più senior che possono reinventarsi in nuovi ruoli lavorativi.
Infine, crediamo che molto dipenderà dalla capacità dei consulenti finanziari indipendenti di anticipare i trend del futuro: investimenti in tecnologia, in marketing digitale e la personalizzazione dei servizi giocheranno un ruolo sempre più cruciale nell’offerta di un servizio all’avanguardia, e i migliori saranno quelli che sapranno adattarsi rapidamente ai cambiamenti che ci aspettano.
Quali sono i temi di investimento che ritenete più interessanti?
In un’ottica di medio-lungo periodo, abbiamo registrato la risposta molto positiva della nostra clientela ai nostri Tracker Certificate che replicano le performance di alcuni indici tematici, che permettono quindi di investire su quelle tendenze che plasmeranno il futuro, contribuendo concretamente al tempo stesso a generare un impatto positivo sulla società: gli indici tematici permettono di non focalizzarsi su un singolo titolo o comparto, ma di puntare sui best-in-class di alcuni temi con grandi potenzialità in prospettiva, come la gestione responsabile delle risorse idriche e dei rifiuti, le energie rinnovabili e lo sviluppo di tecnologie innovative.
Gli stessi Certificati, nella categoria dei Cash Collect, risultano anch’essi uno strumento essenziale per la ricerca di rendimenti in un contesto laterale e volatile dei mercati azionari, contesto che ha contraddistinto tutto il 2022. I Cash Collect in questo senso si posizionano come strumento principe nella ricerca di rendimento, garantendo al contempo una protezione condizionata del capitale.
Infine, noi di BNP Paribas abbiamo deciso di puntare sempre di più sulle emissioni obbligazionarie. BNP Paribas è tra le prime banche per capitalizzazione della zona Euro, con rating A+ di Standard & Poor's, e quest’anno abbiamo emesso e quotato sul MOT quattro obbligazioni a tasso misto rinominate sia in Euro che in Dollari. Con delle banche centrali sempre meno accomodanti, questi strumenti a tasso misto garantiscono protezione del capitale all’investitore ed esposizione ai rialzi dei tassi di interesse, nonché diversificazione valutaria.