L’obbligazionario alla sfida dei tassi a zeroCi spiegate quale può essere secondo voi l’approccio degli investitori sull’obbligazionario oggi, di fronte a questo scenario di tassi negativi?
La percezione diffusa tra i consulenti e i clienti è che oggi non ci siano più opportunità sull’obbligazionario. Questa percezione è alimentata dal fatto che i principali strumenti obbligazionari dei paesi ‘core’, che storicamente rappresentavano una buona parte del portafoglio di famiglie e imprese, hanno un rendimento nominale prossimo allo zero o negativo. Nel mondo ci sono 15 mila miliardi di euro di debito che offrono tassi di remunerazione nominali negativi. Il dato peggiora ulteriormente se consideriamo i rendimenti reali. Le strategie obbligazionarie di AcomeA SGR, gestite dal team di Alberto Foà, Presidente di AcomeA e portfolio manager con il track record tra i più consistenti del settore, sono state in grado negli scorsi anni di offrire ai partner una remunerazione del capitale anche nelle fasi di incertezza e senza rinunciare alla liquidabilità degli strumenti e alla diversificazione. I trilioni di obbligazioni a tassi negativi rappresentano 1/3 del debito in circolazione. Per posizionarsi oggi su quegli emittenti che ancora offrono tassi positivi, anche in termini reali, è fondamentale un’attenta attività di bond selection, diversificazione dei rischi e di gestione delle posizioni. Il portafoglio obbligazionario a cui molti consulenti sono abituati, fatto da pochi titoli che pagano una cedola e arrivano a scadenza non è più un’opzione percorribile. Una strategia internazionale a gestione attiva e opportunistica permette invece di esporsi in maniera selettiva su quegli emittenti governativi a livello globale che offrono tassi reali positivi e di sfruttare le occasioni di acquisto e vendita che periodicamente si presentano. Tramite il sito di AcomeA SGR è possibile inserire nei portafogli dei clienti le strategie gestite da AcomeA, così come rimanere aggiornati sulle scelte di gestione. Ci tracciate un quadro della vostra esperienza con il FO Summit? Anno dopo anno la partecipazione al FeeOnly Summit ci permette di toccare con mano un mondo in profondo cambiamento. La figura del consulente indipendente è oggi rafforzata dalle recenti conquiste sul piano normativo. L’appartenenza all’OCF per società e consulenti obbliga ad alzare gli standard del servizio offerto e dà maggiore autorevolezza verso l’esterno. Tuttavia, la sfida per l’affermazione di un modello ad oggi minoritario è più che mai aperta e passa dal lavoro quotidiano accanto alle esigenze del cliente e dalla capacità di individuare senza conflitti di interesse le eccellenze presenti sul mercato nei diversi ambiti. Le due derive da evitare lungo questo percorso sono la volontà di sostituirsi all’asset manager nel lavoro di stock e bond picking e l’appiattimento su strumenti a gestione passiva che sovrappesano ciò che si è apprezzato di più nel passato, lasciando quindi sul campo le migliori opportunità di investimento. |
Intervista a Lorenzo Saggiorato di AcomeA
|
Fee Only Summit 2020
In collaborazione con: